Inserzione pubblicitaria informativa a cura del
Dott. Mirco Arcangeli Commercialista
Catania – Milano
Proseguiamo l’esame della Legge di Bilancio 2020 in pillole, con la parte 4 di 5
Parte 4 – contrasto all’evasione fiscale.
Lotta all’evasione
Il nuovo regime sanzionatorio introduce sanzioni fino a 8 anni di carcere per chi presenti dichiarazioni fraudolente. Inoltre, a partire dal 2020 non sarà possibile compensare le eccedenze superiori alla soglia dei 5.000 euro a partire da gennaio, con riferimento ai crediti maturati nel periodo d’imposta 2019, ma si dovrà attendere l’invio delle relative dichiarazioni fiscali.
Sarà anche introdotta una sanzione di 1.000 euro per ciascuna mancata presentazione delle deleghe di pagamento modello F24.
Cessazione partita IVA e inibizione compensazione
Con la cessazione della partita Iva viene inibita la possibilità di utilizzare in compensazione crediti di qualsiasi tipo e importo, anche se non riguardanti l’attività esercitata con la partita cessata.
Contrasto alle indebite compensazioni
Fino ad ora, nel caso in cui i crediti indicati nelle deleghe di pagamento si rivelassero in tutto o in parte non utilizzabili in compensazione, l’Agenzia delle Entrate doveva comunicare telematicamente la mancata esecuzione della delega di pagamento con l’applicazione della sanzione di 1.000 euro per ciascuna delega non eseguita
Con l’approvazione della manovra 2020, la sanzione è ridotta come segue:
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per crediti non spettanti fino a 5.000 euro, sanzione pari al 5% del credito;
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per crediti non spettanti oltre i 5.000 euro, sanzione fissa pari a 250 euro.
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Questa novità delle compensazioni riguarda tutti i contribuenti, con riferimento ai crediti maturati a decorrere dal 2019.
Reati tributari
Viene previsto il carcere esclusivamente per i reati relativi a dichiarazioni fraudolente mediante imposte non volutamente versate e altresì attraverso l’emissione di fatture false, a condizione che l’imposta evasa sia superiore a 100.000 euro.
Per chi possiede beni per i quali non sia in grado di giustificare la legittima detenzione, è applicabile la confisca.
Trasferimenti residenza fittizi ed elusivi
Al fine di evitare il trasferimento fittizio di uno dei coniugi per non pagare il tributo, è previsto che per uno stesso nucleo familiare non sia più possibile avere più di una abitazione principale, anche se in comuni diversi.
Dott. Mirco Arcangeli
Commercialista in Catania e Milano